banner
banner

SULMONA – In aula alla terza chiamata erano presenti il Presidente del Consiglio Comunale Katia Di Marzio e i consiglieri Roberta Salvati, Fabio Pingue, Francesco Perrotta e Fabio Ranalli. Niente numero legale e il Consiglio dei grandi temi salta dopo l’ennesima gaffe della maggioranza con l’opposizione chiede il ritorno alla dignità ma anche le dimissioni del primo cittadino. Tutto è cominciato a inizio seduta quando il sindaco Annamaria Casini, prima dell’appello, si è allontanata per un lieve malore ed è stata subito soccorsa nel suo ufficio di Palazzo San Francesco da Maurizio Balassone e Antonio Di Rienzo. Per fortuna nulla di grave. Probabilmente il malessere fisico sarà dovuto al caldo e alle temperature bollenti. Fatto sta che i lavori consiliari prendono il via con la richiesta di inversione dell’ordine del giorno, proposta dalla minoranza, che passa grazie all’astensione del gruppo di Avanti Sulmona, rappresentato in Consiglio da Fabio Pingue e Katia Di Marzio. Ma alla domanda di attualità presentata dal consigliere Mauro Tirabassi, sull’esclusione di Sulmona nel consiglio direttivo Agir, non c’è nessuno che può rispondere in aula. La richiesta di sospensione del Consiglio, proposta dalla maggioranza, viene rigettata. E l’opposizione abbandona l’aula riunendo la stampa in separata sede. “Questa maggioranza fa un vertice dove dice di essere compatta per risolvere i problemi della città. Ma tre giorni dopo non ha i numeri in Consiglio”- osservano i consiglieri di minoranza. Maurizio Balassone e Elisabetta Bianchi fanno notare che la commissione controllo e garanzia non si è costituita ieri, proprio per l’assenza dei consiglieri di maggioranza. “Chiediamo il ritorno alla dignità”- incalza il capogruppo di Forza Italia Elisabetta Bianchi mentre Mauro Tirabassi spiega che la sua domanda di attualità verte su un tema strategico e la maggioranza non ha saputo dare spiegazioni sull’esclusione di Sulmona. Alla domanda se siano maturi i tempi per l’interruzione dell’esperienza amministrativa, l’opposizione non si sbilancia ma chiede al sindaco Annamaria Casini di rassegnare le dimissioni. “Manca autorevolezza. Ora si vada a casa”- chiosa l’opposizione.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento