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SULMONA – Prestazione sanitaria con codice di priorità rinviata per ben due volte per mancanza del medico. Vanno avanti i “viaggi della speranza” per la risonanza magnetica e per la carenza di personale che continua a creare problemi per l’utenza, soprattutto per quella più fragile. L’ennesimo caso emblematico, riguarda un paziente domiciliato in Valle Peligna, che ha subito per due volte l’annullamento dell’esame richiesto per mancanza del medico nell’ospedale di Castel Di Sangro. La terza prenotazione è stata quindi effettuata per il San Salvatore dell’Aquila, ma i dieci giorni previsti dal codice di priorità b sono stati abbondantemente superati. “Sebbene sussista un’evidente impossibilità di effettuare la prestazione risonanza magnetica a Castel di Sangro, nessuna comunicazione ufficiale arriva agli sportelli del CUP per bloccare le prenotazioni ed evitare che le persone facciano la spola”- tuona Catia Puglielli dal suo Tribunale per i diritti del Malato. “Poi mi chiedo : possibile che se manca una persona si blocca un servizio per tre settimane? Essendo un’unica Asl perché non mobilitiamo anche i medici di Avezzano e L’Aquila? Nelle Aziende private certe cose non se le possono permettere”- si sfoga ancora la Puglielli. Una vicenda che rasenta il paradosso. Per non dire altro.

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