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Un’ora di sonno in meno e un’ora di luce in più. Questa notte tra il 25 e il 26 marzo si torna all’ora legale. Alle due del mattino di domenica occorrerà “spostare le lancette degli orologi” che dovranno essere regolati un’ora avanti. Un rito ormai quasi simbolico visto che la maggior parte dei dispositivi si aggiornano automaticamente. L’ora legale terminerà il 29 ottobre, con il ritorno all’ora solare. Nonostante qualche sbadiglio in più, già domani si potrà godere della luce del sole più a lungo secondo la regola che seguono quasi tutti i paesi industrializzati: nell’emisfero boreale il regime di ora legale inizia l’ultima domenica di marzo, mentre nell’emisfero sud (australe) la stessa data ne sancisce il termine. Dalla scelta dei paesi industrializzati si discosta il Giappone che segue, nell’alternarsi delle stagioni, sempre e comunque l’ora solare, mentre sono disinteressati all’adozione dell’ora legale la maggior parte dei paesi dell’Africa e dell’Asia. Il dibattito sulla possibilità di mantenere l’ora legale tutto l’anno, sia per sfruttare ulteriormente i benefici sia per attenuare gli effetti negativi del cambio d’ora, è attivo da anni. 

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