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SULMONA – “Purtroppo nonostante la mia convinzione di essere nel giusto, non ho avuto un analogo riscontro da una parte della maggioranza che mi ha sostenuto fino ad ora”. Non usa mezzi termini l’ormai ex assessore comunale al bilancio, Stefano Mariani, per spiegare la sua uscita di scena da Palazzo San Francesco con le dimissioni formalizzate nel pomeriggio. Una decisione presa a malincuore, spiega Mariani, dopo la bufera per l’assunzione della moglie nella cooperativa Satic, stigmatizzata dal Pd e dalle forze di opposizione ma anche da qualche consigliere di maggioranza, secondo il quale, le dimissioni si rendono necessarie per ragioni di opportunità. Mariani ringrazia i consiglieri Deborah D’Amico, Angelo Amori, Franco Di Rocco e Claudia Fauci per il supporto e, di conseguenza, elenca anche gli esponenti della maggioranza che lo avrebbero “abbandonato”, facendoli mancare la carica necessaria per restare in sella. Secondo una parte della maggioranza l’assunzione della consorte, seppur del tutto legittima, andava evitata per una questione di opportunità e di immagini. Ma la parola ora passa al dimissionario assessore. “Il lavoro svolto per le deleghe a me affidate, è sempre stato a supporto dei consiglieri tutti, senza preferenza o distinzione, e con l’unico scopo di fare il bene della Città. Lascio un Comune con i conti in ordine, con stanziamenti di bilancio importanti per le scuole, il centro storico, la cultura e le imprese, ricordando la riduzione Tari del 25% e il contributo per le aziende di 80000 euro. Ho sempre evitato di apparire sui media e sui social per le attività svolte, lasciando ad altri tale onere ed onore”- afferma Mariani per poi fare un passaggio sul “silenzio” del Pd riguardo il concorso Cogesa vinto dal fratello del sindaco di Pacentro. E poi la chiosa che suona come un addio: “ribadisco al riguardo che mai e poi mai ho avuto contatti in tal senso con esponenti della Cooperativa. Lungi da me condurre una battaglia di principio senza il dovuto supporto. Purtroppo nonostante la mia convinzione di essere nel giusto, non ho avuto un analogo riscontro da una parte della maggioranza che mi ha sostenuto fino ad ora”. In un momento di piena emergenza ci si ritrova di fronte a un altro rimpasto di deleghe e alla sostituzione di un assessore. Il sindaco, Annamaria Casini non si sbilancia sull’argomento ma annuncia di aprire una rapida fase di ascolto con i consiglieri, ancora una volta in versione Mattarella, ma le consultazioni per forza di cose dovranno essere più veloci. Mentre sui tavoli delle trattative circola il nome dell’avvocato Catia Puglielli ma al momento solo di ipotesi e indiscrezioni si tratta.

Andrea D’Aurelio

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