I Carabinieri Forestale di Collelongo hanno sorpreso, in località “Panzano” del comune di Trasacco, un uomo, DM.G. di Avezzano, mentre, in periodo di divieto, esercitava la ricerca e raccolta del tuber aestivum, senza essere in possesso del necessario tesserino di idoneità e con l’ausilio di attrezzi diversi da quelli previsti dalla normativa regionale di settore. Al trasgressore sono stati sequestrati 348 grammi di tartufo “Tuber Aestivum” e uno zappetto non regolamentare ed è stata contestata una sanzione amministrativa pari ad euro 1332.00. Nei giorni scorsi, nell’ambito di mirati servizi svolti per la tutela delle tartufaie naturali, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Avezzano hanno individuato G.B., di anni 48, mentre raccoglieva tartufi senza la prescritta autorizzazione. La pattuglia ha provveduto a sanzionare il contravventore per la violazione della L.R. Abruzzo n°66/2012 per un importo pari a 867.00 euro, operando il sequestro amministrativo del prodotto raccolto (gr. 390 circa di tartufo estivo) e degli strumenti usati per lo scopo. La violazione delle disposizioni è punita con sanzioni amministrative, dall’importo variabile in base al tipo di infrazione commessa, che possono arrivare fino a 4.500,00 euro, nel caso della lavorazione andante del terreno (cosiddetta zappatura). Inoltre, per il contravventore recidivo, ovvero per colui che omette di pagare in misura ridotta e nei termini temporali previsti la sanzione comminata, l’Autorità Amministrativa determina, nell’atto ingiuntivo, un importo almeno pari al doppio dell’ammontare della sanzione e nei suoi confronti dispone la sospensione dell’autorizzazione per la ricerca e raccolta per l’anno in corso e per l’anno successivo. In Abruzzo la raccolta del Tartufo d’estate o Scorzone è prevista dal 01 giugno al 15 settembre, periodo in cui il tartufo giunge a maturazione e, grazie al suo inconfondibile odore, viene individuato dai cani addestrati alla sua ricerca, senza necessità di particolare lavorazione del terreno da parte dell’uomo. Fuori da questo intervallo la sua raccolta è vietata e mette in pericolo la durata delle tartufaie naturali, generando il loro progressivo depauperamento.