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SULMONA – Mastelli rotti nel quartiere con la diffusione di odori nauseabondi, soprattutto in concomitanza del ritiro dell’organico. Telecamere fantasma, promesse ma mai installate, nonostante gli impegni finanziari e i preventivi richiesti da Palazzo San Francesco. Il quartiere della cronaca di via Avezzano resta la terra di nessuno a detta dei residenti che tornano a farsi sentire e annunciano battaglia. Questa volta non con una maxi petizione ma con azioni più incisive che risultano al vaglio. In particolare il pomo della discordia riguarda il mancato posizionamento del sistema di videosorveglianza sulla strada pubblica, nella parte cioè di competenza comunale dopo la riperimetrazione delle competenze con l’Ater ancora in corso. Nei giorni scorsi un pirata della strada si è allontanato dopo aver investito un portalettere mentre il mese scorso è stata trafugata una bici da un fondaco. Un quartiere che unitamente all’area di via XXV Aprile e zone limitrofe è balzato più di una volta agli onori della cronaca per incendi, liti e atti vandalici. Ma nessuno si è preso la briga di posizionare le telecamere. Altro problema riguarda i mastelli rotti lasciati in strada. Nessuno li ha sostituiti con il rischio che i rifiuti, soprattutto organici, rischiano di sprigionare cattivi odori a tutti svantaggio dei residenti. “La misura è colma. Si tratta di interventi di ordinaria amministrazione che vanno eseguiti in fretta”- tuona Luciano Marinucci, a nome degli abitanti di via Avezzano, pronto a scomodare pure la cronaca nazionale. L’effetto petizione aveva portato a rifare le strisce pedonali, rimettere mano al decoro urbano con la rimozione dei ventennali rifiuti su via XXV Aprile. Tuttavia gli interventi posti in essere risultano ancora insufficienti per i residenti del quartiere della cronaca.

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