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SULMONA – Nove mesi di reclusione per M.D.R di 29 anni e sei mesi di reclusione per L.S. di 27. È questo l’esito del processo di primo grado per la maxi rissa all’Annunziata che risale al 20 settembre 2015. A poche settimane dalla prescrizione e ad otto anni esatti dai fatti contestati, è arrivata questa mattina la sentenza di condanna pronunciata dal giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio. Quella notte, sulla scalinata dell’Annunziata, circa 80 persone furono coinvolte nella maxi rissa di cui sette ferite. Due giovani ebbero la peggio, rimediando gravi lesioni ed escoriazioni, giudicate guaribili inizialmente con una prognosi di 50 e 40 giorni, scesa poi a 25 e 9 all’esito della perizia svolta durante il processo. L’accusa è stata quindi derubricata per entrambi gli imputati che erano stati arrestati assieme ad un minore dalla Squadra Anticrimine del Commissariato Ps di Sulmona, guidata all’epoca dei fatti dal Sostituto Commissario, Daniele L’Erario. Alla base della maxi aggressione c’era una sigaretta negata. Futili motivi che, nonostante la mancanza di condizioni di procedibilità, hanno retto durante il processo portando alla condanna dei due aggressori, rispettivamente a 9 e 6 mesi di reclusione. Condanna “simbolica” dal momento che il reato è prossimo alla prescrizione. Gli imputati sono stati difesi dall’avvocato, Alessandro Tucci

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