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CASTEL DI SANGRO – Vaccinato con richiamo lo scorso 28 gennaio, positivo al Covid ed ora asintomatico ma in isolamento con i suoi familiari. E’ accaduto nell’ospedale di Castel Di Sangro dove un medico del 118 ha scoperto il contagio ieri sera, con grande sorpresa, perché da poco aveva ricevuto la seconda dose del vaccino. Si tratta di un altro caso che la Asl sta monitorando e studiando, poiché considerato anomalo, visto che il richiamo del vaccino dovrebbe produrre la cosiddetta immunità. Non si tratta di un caso isolato perché, nei giorni scorsi, anche un’infermiera dell’ospedale di Sulmona e un operatore sanitario sono risultati positivi al tampone dopo il richiamo del vaccino. Tutti si trovano in buone condizioni e in isolamento domiciliare. Senza sintomi. Prende quindi sempre più corpo l’ipotesi che gli operatori contagiati potrebbero non aver sviluppato le immunoglobuline (Iga), presenti sulle mucose e nelle secrezioni esterne, prima barriera che protegge contro le infezioni, impedendo a virus e batteri di entrare nell’organismo. Vista la loro asintomaticità è molto probabile che hanno sviluppato, nel frattempo, le Igg che costituiscono una protezione solida per impedire al virus di toccare altri organi ed evitare la polmonite. L’azienda però sta monitorando la situazione e ha chiesto tutti gli approfondimenti del caso. Il medico di Castel Di Sangro non è formalmente in carico presso l’area peligno-sangrina della Asl visto che è domiciliato nel pescarese dove, va ricordato, circola la variante inglese. Salgono a quattro gli ultimi sanitari positivi dopo il vaccino: tre dopo la seconda dose, i cosiddetti “osservati speciali” e uno dopo la prima dose che, ad onor del vero, non produce immunità.

Andrea D’Aurelio

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