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Secondo l’Istat a novembre 2023 Sulmona è scesa sotto i 22.000 abitanti. Per la precisione a 21.933. Un dato impressionante che segna il livello più basso delle statistiche degli ultimi anni. Il fenomeno dello spopolamento continua a galoppare senza alcun freno, nel bel mezzo di una campagna elettorale che si fa sempre più viva di slogan e di like ma, in via generale, povera di contenuti. Le rilevazioni ufficiali parlano di una tendenza negativa sempre maggiore che nel 2030 dovrebbe portare principalmente le provincie di Chieti e dell’Aquila a perdere più del 4 per cento della popolazione attuale. I dati di previsione abruzzesi sono notevolmente peggiori rispetto alla media nazionale. Esempio limite è proprio Sulmona che, entro il 2030, dovrebbe perdere un decimo della propria popolazione. Un trend preoccupante che deve essere sviscerato sui tavoli che contano. Il rovescio della medaglia è rappresentato dai decessi in picchiata. Nel corso del 2021 dal Comune sono stati emanati 380 atti di morte, a fronte dei 430 varati nel 2022. Dei 380 solo un centinaio fanno riferimento ai cosidetti “decessi autoctoni”, l’atto in parte prima, quelli avvenuti cioè nelle abitazioni ricadenti sul territorio comunale sulmonese. La restante parte, quindi la maggioranza, fa riferimento ai decessi riscontrati in ospedale, strutture sanitarie, istituti e case di riposo, in pubblica via. Tuttavia la live flessione dei decessi non rallenta la preoccupazione sull’irrefrenabile spopolamento dovuto in gran parte non solo al lavoro ma anche ai servizi essenziali che negli ultimi anni sono stati sempre più delocalizzati.

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