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SULMONA – Si partirà il 2 ottobre prossimo con il servizio di refezione scolastica in città. Almeno si spera. Lo conferma la Giunta Comunale di Palazzo San Francesco che, con apposita delibera, ha preso atto dell’esito infruttuoso della gara pluriennale, per via della sollevata eccezione del decreto regio dalla consigliera, Teresa Nannarone, e ha dato indirizzi al primo settore per predisporre gli atti al fine di affidare il servizio per l’anno scolastico in corso e i prossimi quattro anni. In verità sindaco e assessori parlano di “decorrenza presunta” per via della corsa contro il tempo che agita e non poco le famiglie. L’indirizzo della Giunta è quello di “fare idoneo operatore da individuarsi nelle forme e procedure consentite dal Codice dei contratti pubblici, secondo standards di efficienza aziendale, informatizzazione delle presenze e dei pagamenti, funzionalità organizzativa e qualità alimentare adeguati, con garanzia della stabilità occupazionale del personale impiegato, anche tenuto conto del prezzo massimo del pasto che si stabilisce in euro 5,20 oltre iva al 4%”. La Giunta ha inoltre confermato che il prezzo massimo del pasto da porre a base di gara su cui sollecitare offerte economiche migliorative è di euro 5,60 al netto dell’iva di legge 4% ed il fabbisogno annuo è di 90 mila pasti annui. Sostanzialmente, come annunciato nell’incontro con la Cgil (https://www.ondatv.tv/cronaca/mensa-scolastica-affidamento-ponte-nelle-more-della-nuova-gara-si-parte-il-2-ottobre/), il Comune procederà con affidamento ponte nelle more dell’istruzione della gara pluriennale, non potendo prorogare il contratto all’attuale gestore poichè in scadenza. Tuttavia famiglie e addetti ai lavori nutrono seri dubbi sulla partenza del servizio, fissata il 2 ottobre anche se questa mattina c’è stata l’apertura delle buste per l’affidamento ponte.

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