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SULMONA – Senza mercato storico muore piazza Garibaldi. E’ l’ennesimo grado d’allarme che arriva da Confesercenti Centro Abruzzo che torna a bomba sul riconoscimento del mercato storico della già piazza Maggiore. Da sette mesi si attende una risposta dall’amministrazione comunale dopo che, la Regione Abruzzo, ha inserito la dicitura dei mercati storici nella legge sul commercio, raccogliendo l’input arrivato da Confesercenti. Nessuno batte un colpo e si rischia di prolungare un’agonia che sta mettendo in ginocchio gli ambulanti dello storico mercato, come si evince nelle raccolte di opinioni condotte da Onda Tg. La norma sui mercati stortici è stata generata proprio da una proposta partita da Sulmona, voluta fortemente dagli imprenditori e dai dirigenti dell’Associazione di categoria che da anni sostengono la necessità del riconoscimento “storico” del Mercato che si svolge da 784 anni in piazza Garibaldi. Fu Federico II nel 1234 a scegliere Sulmona per l’istituzione del mercato e delle fiere. “Non si comprende” tuonano da Confesercenti “questo disinteresse del Palazzo San Francesco per una opportunità che potrebbe coniugare il commercio, il turismo e lo sviluppo economico della Città”. “Il disinteresse amministrativo, purtroppo, fa sì che Piazza Garibaldi perda attrattività per gli operatori soprattutto in riferimento al mercato del mercoledì e, soprattutto, per i cittadini che gradirebbero una riqualificazione funzionale dell’area mercatale. Per l’Associazione, è urgente discutere e trovare soluzioni ad una componente economica e produttiva che potrebbe generare ricchezza anche agli operatori a posto fisso, se si agevolasse il rinnovamento e l’introduzione di correttivi all’attuale gestione delle attività ambulanti”.

Andrea D’Aurelio

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