banner
banner

SULMONA. “Sono pronta ad incatenarmi davanti al Canile”. L’avvertimento arriva da Daniela Colaberardino, portavoce degli animalisti, che questa mattina ha richiesto l’intervento dei carabinieri forestali e della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, per esaminare lo stato dei luoghi della struttura comunale ma soprattutto le condizioni in cui vengono tenuti gli animali. La Colaberardino, lo scorso sabato, aveva posizionato una telecamera nell’area esterna del canile per monitorare tutti i movimenti di gestori e personale. Oggi ha quindi richiesto l’intervento dei forestali, chiamati a rilevare eventuali anomalie. Nella giornata di venerdì sarà effettuato un sopralluogo congiunto con i carabinieri del Cites che avevano già ispezionato il canile, lo scorso anno, nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla procura che vede indagate quattro persone, tra cui un veterinario, per l’ipotesi di maltrattamento di animali. “Vogliamo sapere come sono stati spesi i 100 mila euro e se un canile può andare avanti senza la presenza fissa di un veterinario”- insorge Colaberardino- “abbiamo chiesto l’accesso agli atti da quattro giorni ma dalla Asl mi dicono di seguire le procedure. Io qui mi incateno”. “E’ un canile che doveva essere chiuso perchè non registrato.Noi abbiamo controllato più volte la struttura senza rilevare grosse criticità e ciò che abbiamo trovato lo abbiamo messo nero su bianco”- ribattono dalla Asl. La protesta, comunque, non è destinata a rientrare

Lascia un commento