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SULMONA – Aveva minacciato di morte tre uomini in divisa tra cui l’allora ispettore di Polizia, oggi Sostituto Commissario, Daniele L’Erario, che gli salvò la vita, facendolo desistere dal tentativo di suicidio. Ma al momento dei fatti era totalmente incapace di intendere e di volere. Per questo un 51 enne di Sulmona è stato assolto ieri dal giudice monocratico del Tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio. Non un proscioglimento nel merito ma una sentenza legata alle condizioni dell’imputato che è stato sottoposto ad una perizia nel corso del processo. Stando al quadro accusatorio l’uomo avrebbe effettuato ben due telefonate al centralino di emergenza la sera della vigilia di Natale del 2016, chiedendo di Daniele L’Erario. Alla risposta del centralinista che l’ex capo dell’Anticrimine non era in sede, il 51 enne avrebbe minacciato di morte L’Erario e la sua famiglia. Telefonate minacciose in replica anche nei confronti di altri due uomini della Squadra. Attraverso una serie di ricostruzioni tecniche, probabilmente anche dei tabulati, la Polizia riuscì ad identificarlo e denunciarlo all’autorità giudiziaria. Tuttavia al momento dei fatti l’uomo non era capace di intendere e volere come emerso dalle operazioni peritali che hanno spinto il giudice ad emettere sentenza di assoluzione. Il fatto è stato commesso ma l’imputato era incapace. D’altronde il 51 enne, nel marzo del 2017, tentò l’estremo gesto e fu proprio il Sostituto Commissario, destinatario delle minacce, a metterlo in salvo dopo un dialogo lungo ed estenuante. Quando si dice l’ironia della sorte.

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