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Anche le associazioni cattoliche chiedono che sia scongiurata la chiusura del monastero di Corfinio. La prima associazione a far sentire la propria voce è quella delle Guardie d’Onore al Sacro Cuore di Gesù. “Profondo dolore e rammarico” viene espresso dall’associazione della diocesi di Sulmona-Valva, per la notizia dell’imminente chiusura del Monastero delle Visitandine di Corfinio, “al quale sono particolarmente legate, in quanto istituite grazie all’operato di evangelizzazione delle monache”. Le Guardiue auspicano che la decisione, tanto grave, non sia definitiva. Attualmente nella valle Peligna sono presenti 139 guardie d’onore, consacrate nella Cattedrale di San Pelino e regolarmente iscritte nel registro dell’Arciconfraternita della Direzione Generale delle “Guardie D’onore al Sacro Cuore” che ha sede nella parrocchia di San Camillo in Roma. “Questa pia devozione fa di ogni iscritto un apostolo che opera nella comunità laica: nell’ambiente di lavoro, nelle famiglie, nel sociale – spiegano le Guardie d’Onore – con la chiusura del Monastero, unico in Abruzzo e nell’Italia centro-meridionale, ad eccezione di Roma, unico riferimento delle guardie d’onore, avrà fine l’opera di evangelizzazione e di diffusione della devozione di questa pratica nonché verrà meno il riferimento spirituale delle stesse che dovranno recarsi altrove, in monasteri fuori regione, dei quali i più vicini localizzati a Lucca, alta Toscana”. “Auspichiamo che tale decisione non sia definitiva e che questo monastero, a noi tanto caro, possa rimanere aperto per il bene e la salvezza della nostra comunità e per indirizzare, potenziare e testimoniare il culto al Sacro Cuore di Gesù che ci ha tanto amati da dare la sua vita per tutti noi” concludono le Guardie d’Onore.

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