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Sono trascorse oltre due settimane da quella drammatica domenica. Da allora, il 24 gennaio, non si hanno più notizie di Tonino Durante, 60 anni, Valeria Mella di 25 anni di Avezzano, del fidanzato Gianmarco Degni di 26 anni, anche lui di Avezzano e di Gian Mauro Frabotta, 31 anni, anche lui di Avezzano. Otre due settimane senza alcuna novità nonostante la zona della sciagura, Monte Velino, venga ancora oggi battuta palmo a palmo a piedi, dal cielo, con i migliori cani italiani, con la tecnologia più disparata e mai utilizzata sulla neve. Uno sforzo immane, probabilmente mai visto in contesti simili: 300 volontari, di cui 100 professionisti provenienti dalle fila del Soccorso alpino e speleologico, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, vigili del fuoco, provenienti da più parti d’Italia.

A rendere difficoltose le ricerche non solo le avverse condizioni meteorologiche ma soprattutto il fronte di slavina che staccandosi avrebbe inghiottito il quartetto: 2 chilometri circa per alcune centinaia di metri chesecondo gli esperti si sarebbe tradotto in uno spessore di circa 10/15 metri di coltre bianca, rispetto allo scenario inizialmente trovato sul posto (a circa 2 mila metri) dagli escursionisti, rendendo quasi impossibile persino conficcare la pala o la sonda. Di qui la scelta dei soccorritori di compiere un’impresa piuttosto ardua quella di agganciare ad un elicottero modello Erickson un battipista per farlo atterrare sul luogo delle ricerche così da abbassare la spessa coltre di neve, permettendo anche ai cani di lavorare in un ambiante più facile e ai mezzi aerei dotati di particolari sistemi capaci di captare qualche segnale dagli oggetti di metallo che i dispersi potrebbero avere portato con loro. Operazione fallita causa maltempo che ha costretto il pilota per la propria incolumità, a sganciare il grosso mezzo che si é andato a schiantare su un costone di montagna. Ieri il Soccorso Alpino e Speleologico si è concentrato sullo studio delle carte topografiche di Valle Majelama, dove si analizza il manto nevoso, per riprendere le ricerche non appena miglioreranno le condizioni climatiche. “Appena tornerà il bel tempo ripartiremo con le ricerche ma – conferma Fabio Manzocchi, tra i responsabili dell’attività di coordinamento delle ricerche – lo faremo con la consapevolezza di conoscere anche tutte le possibili criticità dell’area e i diversi livelli di manto nevoso. Giù a Valle abbiamo bonificato tutto, ma il problema resta in quota, dove il ritorno della neve di questi giorni potrebbe creare problemi anche a noi soccorritori, quindi non è’ escluso che si debba nuovamente procedere con la bonifica dell’area”.

Intanto, la solidarietà fa da padrona: tanti esercenti del territorio hanno donato pasta, cibi caldi e bevande ai soccorritori. Ma poi sono arrivate anche le donazioni in denaro per le esigenze del momento.

È così che grazie alla diffusione del numero di telefono di una volontaria della protezione civile di Tagliacozzo, è stata versata questa mattina, tramite un bonifico bancario, al corpo nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico Abruzzo, la somma di 6168,30 euro, relativa alla raccolta fondi condivisa dall’amministrazione comunale di Massa d’Albe con il NOVPC, “Emergenza Velino”.

Si sta aspettando la diffusione del nuovo bollettino meteo per decidere il da farsi per domani e i giorni a seguire. “Appena tornerà il bel tempo ripartiremo con le ricerche ma – conferma Fabio Manzocchi – lo faremo con la consapevolezza di conoscere anche tutte le possibili criticità dell’area e i diversi livelli di manto nevoso. Giù a Valle abbiamo bonificato tutto, ma il problema resta in quota, dove il ritorno della neve di questi giorni potrebbe creare problemi anche a noi soccorritori, quindi non è escluso che si debba nuovamente procedere con la bonifica dell’area”.

Questa mattina a Forme il maltempo ha avuto di nuovo la meglio. Alle 13 sarà diramato un nuovo bollettino meteo dalla protezione civile regionale che dovrebbe confermare condizioni sfavorevoli che chiaramente non permetteranno ai soccorritori di raggiungere la quota.

Intanto dal campo base, insieme all’ufficio tecnico comunale di Massa d’Albe, si organizzano interventi che siano da terra tramite lo spostamento di massi e tagli di alberi, su un’area che però insiste sulla Riserva Orientata “Monte Velino”, supervisionata dai carabinieri forestali.

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