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SULMONA. Non ci furono negligenze . È stato risolto il “giallo” di Teresa Gasbarro, l’anziana di 90 anni di Castel di Sangro, deceduta il 9 ottobre 2022 nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Sulmona. Ad escludere imperizie da parte dei sanitari e responsabilità degli operatori della rsa di Alfedena, dove la donna era stata presa in carico, è stata la perizia svolta dall’anatomopatologo, Ildo Polidoro, ordinata dalla procura della repubblica di Sulmona che aveva aperto un fascicolo per omicidio colposo. La 90enne, su consiglio del medico di famiglia, era stata portata dalla struttura per anziani all’ospedale di Castel di Sangro, visti i dolori e le problematiche di salute che accusava. I medici avevano scoperto la rottura della milza più altre fratture sospette. Il quadro clinico si era man mano aggravato fino al ricovero nella terapia intensiva dell’ospedale di Sulmona dove la donna è morta. Il magistrato aveva disposto l’autopsia per chiarire le cause del decesso. I carabinieri della compagnia di Castel di Sangro avevano acquisito le cartelle cliniche come atto dovuto, effettuando anche un sopralluogo nella rsa per capire se l’anziana poteva essere ospitata nella struttura. Il risultato della perizia ha sciolto ogni dubbio. La salma della donna, ispezionata dal medico legale, non presentava traumi o lesioni ma una frattura spontanea della milza, dovuta alla patologia di cui era affetta. Per cui la morte, ha chiarito Polidoro, non è riconducibile ad una negligenza sanitaria o ad imprudenze del personale della rsa. L’esito dell’esame è così arrivato sulla scrivania della procura. Caso risolto.

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