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PACENTRO – Palloncini neroazzurri in volo, la sciarpa dell’Inter deposta sul feretro, i cartelli con la scritta “ciao Mattè”, l’applauso della folla commossa e l’abbraccio di un intero paese distrutto dal dolore. Pacentro saluta Matteo Marcaurelio, il 36 enne morto nello schianto lo scorso lunedì sulla provinciale 60 all’altezza di Cocullo. Un dolore che diventa palpabile anche nelle parole pronunciate dal parroco, don Filiberto, nel corso dell’omelia. “Appena ho ricevuto la notizia mi sono chiesto: Signore dov’eri? Perché non hai fermato questa tragedia? Stringiamoci come comunità intorno ai familiari, non solo con le parole ma anche con i fatti”- ha detto il sacerdote per rivolgersi poi ai più giovani con un appello a recuperare l’unità. L’intero paese ha partecipato al rito funebre che si è svolto nella Chiesa parrocchiale di piazza Del Popolo. Nessuno è voluto mancare perché la morte di Matteo ha fatto staccare a tutti un pezzo di cuore. Era ovunque: nella confraternita, nella corsa degli zingari, nelle varie attività. Pronto e disponibile. Per questo oggi il dolore lacera e cuori e diventa collettivo. Una folla immensa e commossa per dire ciao Matteo

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