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SULMONA – Esibì gli organi genitali agli agenti del Commissariato di Sulmona che lo avevano fermato al posto di blocco ma è bastata la richiesta di scuse e la proposta risarcitoria per estinguere il reato di oltraggio a pubblico ufficiale e per evitare un’altra condanna. Per Massimiliano Le Donne, 35 enne di Sulmona già noto alle forze dell’ordine, è arrivata questa mattina la sentenza di assoluzione da parte del Tribunale di Sulmona. La vicenda è davvero sui generis e risale all’estate di due anni fa quando il giovane stava transitando a bordo del suo scooter in via papa Giovanni XXIII dopo essere uscito dalla palestra. Il 35 enne fu quindi fermato dalla Polizia, impegnata nel normale servizio di controllo del territorio. I due agenti operanti avevano chiesto al giovane imputato di esibire i documenti. Lo stesso rimase sorpreso e spiegò ai poliziotti di essere ormai noto alle forze dell’ordine. Dopo il controllo e la verifica dei documenti la Polizia chiese all’uomo di aprire anche il baule del suo scooter per effettuare altri accertamenti. Alle “eccessive” richieste degli agenti il 35 enne rispose con un gesto di scherno. Per fornire le prove che in quel momento non nascondeva nulla mostrò i genitali in pubblica via. E’ scattata quindi la denuncia per oltraggio al pubblico ufficiale. L’imputato presentò tempestivamente una richiesta di scuse, accolta solo da uno degli agenti offesi, unitamente a una proposta di risarcimento in denaro che oggi il giudice del Tribunale di Sulmona ha ritenuto congrua come condotta riparatoria. Per Le Donne, che nel frattempo si è reso irreperibile dopo l’inchiesta “Droga nel garage”, è arrivata quindi l’assoluzione per aver risarcito il danno. Ad assisterlo in giudizio, questa mattina, è stata l’avvocato Giovanna Di Giannantonio.

Andrea D’Aurelio

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