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SCANNO – Un capitale “dimenticato” per 70 anni, nascosto in un’anta dell’armadio e ora riemerso, per la gioia del suo proprietario. Potrebbe valere circa 31 mila euro il buono postale fruttifero emesso nel 1954 per il valore nominale di mille lire che un 70 enne di Scanno, residente a Torino, ha recentemente ritrovato nella sua abitazione. “Nello spostare un’anta di un vecchio armadio di famiglia che uso come specchio e arredo e che è in mio possesso da oltre 40 anni, ho notato uno scollamento marcato tra i due fogli di compensato dietro lo specchio, che in passato non avevo notato perché non c’era. Tra i due fogli di compensato si intravedeva una busta dentro la quale ho trovato il buono fruttifero in questione”- spiega Claudio, destinatario del buono che si è rivolto all’associazione per la giustizia in Italia. L’associazione si occupa, tra le altre cose, su scala nazionale ed internazionale, del “rimborso dei buoni postali e dei titoli di Stato, di agire al fine del recupero della somma presso Poste Italiane ed il Ministero dell’Economia e delle Finanze, obbligati in solido ad ‘onorare’ tutti i debiti esistenti anche prima dell’avvento della Repubblica Italiana. I due Enti, infatti, rispondono in solido non solo dei Titoli di Stato emessi durante la vigenza della Repubblica Italiana, ma anche durante la vigenza del Regno d’Italia”. Un consulente dell’associazione ha stimato che il buono dà diritto ad un rimborso (calcolato sulla base degli interessi legali, della rivalutazione e della capitalizzazione, dalla data di emissione a quella del ritrovamento) di una cifra pari a circa 31 mila euro. Ora Claudio, che ha scoperto il “tesoro”, vuole fare vale i diritti in tutte le sedi tanto è che ha nominato un legale. Incredibile ma vero.

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