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VITTORITO – Aveva inoltrato ben tre istanze tramite posta elettronica certificata per conoscere lo stato dell’arte delle pratiche riguardanti i contributi previsti per la ricostruzione post sisma, arrivando perfino a diffidare formalmente l’allora responsabile dell’ufficio sisma di Vittorito. Ma nessuna omissione di atti d’ufficio si configura per il collegio giudicante del Tribunale di Sulmona che ha assolto nel pomeriggio l’architetto in pensione, per insufficienza delle risultanze probatorie, ovvero perchè il fatto non sussiste. La vicenda risale al 2018 quando il presidente di un aggregato edilizio scrisse all’imputato, informandolo che la pratica aveva avuto il placet del Genio Civile. Poi la seconda comunicazione del gennaio 2019 attraverso la quale, alla richiesta di accesso agli atti, l’ex responsabile dell’ufficio sisma risponde mettendo a conoscente l’utente degli orari di apertura dell’ufficio comunale. Con la terza ed ultima lettera scattò la diffida formale. Da qui il procedimento per omissione di atti d’ufficio. Accusa caduta nella forma e nella sostanza grazie alla tesi difensiva dell’avvocato, Maurizia Lina Sciuba. Nessuna omissione.

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