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SULMONA – Porte aperte e piena collaborazione con la magistratura. E’ questa la reazione del neo amministratore unico del Cogesa, Nicola Sposetti, a proposito del nuovo filone d’indagine che coinvolge la partecipata peligna. “Sono stato messo a conoscenza dell’attività svolta negli uffici e ho dato disposizioni ad una figura professionale di garantire la massima collaborazione con le forze dell’ordine e la magistratura. Bisogna operare nel rispetto dei compiti e delle funzioni. E’ stata richiesta l’acquisizione della documentazione e noi, ovviamente, non ci siamo sottratti”- conferma Sposetti che la prossima settimana ha in programma di incontrare il vecchio cda per il formale passaggio di consegne e gli advisor che hanno elaborato il piano di ristrutturazione del debito. Un incontro importante anche per tracciare la linea sul conferimento in discarica dei rifiuti indifferenziati provenienti dal capoluogo di regione. L’ulteriore inchiesta della Procura di Sulmona sarebbe partita da un esposto presentato da ignoti, subito dopo l’elezione e la nomina di Sposetti. Il Pm, Edoardo Mariotti, ha incaricato la Squadra Mobile dell’Aquila di recarsi negli uffici di Cogesa per acquisire gli atti e interloquire con il coordinatore della società. Il tutto a pochi giorni dal consiglio comunale in cui si è parlato, tra le altre cose, del dietrofront del comune di Sulmona sul piano di risanamento aziendale. L’ente aveva prima incaricato l’avvocato, Sergio Della Rocca, che in passato aveva rappresentato Cogesa in altri procedimenti per l’opposizione al piano, viste le incongruenze rilevate sulla posizione debitoria e creditoria. Poi, all’esito dell’incontro con Sposetti avvenuto nello studio del capogruppo Pd, è stata decisa la revoca. La delibera di remissione del mandato non è ancora tracciabile sull’albo pretorio ma, stando alle verifiche, il passo indietro è stato formalizzato

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