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SULMONA – Sono circa cinquanta le persone che si trovano in isolamento domiciliare perché entrate in contatto, a vario titolo, con i tre nuovi positivi in Valle Peligna. Oggi non si registrano novità sul fronte dei contagi ma la Asl ha proseguito la mappatura della fitta rete di soggetti, in relazione al nuovo focolaio peligno, che in qualche modo hanno avuto a che fare con le due donne di Introdacqua contagiate e con il giovane di Sulmona. Per la giornata di domani arriverà l’esito dei primi tamponi. Al momento l’obbligo di quarantena obbligatoria è stato disposto per circa cinquanta persone, alle venti di ieri se ne sono aggiunte altre trenta, tra cui diversi giovani. Anche questa volta risulta particolarmente delicato il compito dell’azienda sanitaria che sta mappando e tracciando i contatti. Tra i cinquanta soggetti ci sono nuclei familiari che risiedono nei territori di Sulmona, Pettorano sul Gizio, Campo di Giove e Introdacqua. L’alto numero di soggetti posti in sorveglianza attiva deriva non solo dalla cerchia dei familiari collegata ai nuovi positivi ma anche alla rimpatriata di ferragosto che avrebbe coinvolto più persone. Il primo ad accusare una sintomatologia riconducibile al Covid sarebbe stato il giovane sulmonese rientrato da Roma. La Asl sta monitorando in modo particolare alcuni familiari dei tre che presentano una sintomatologia che configura un caso sospetto. La situazione quindi è in continua evoluzione mentre permane il livello di assestamento in relazione al primo focolaio, quello della festa di compleanno, che conta 14 positivi. Sono complessivamente 17 i nuovi contagi peligni, registrati nella terza fase dell’emergenza, 9 a Sulmona, 6 a Pratola e 2 a Introdacqua. Si spera che anche il secondo focolaio non si allarghi a macchia d’olio ma resti contenuto. Andrea D’Aurelio

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