banner
banner

SULMONA – Per dovere di cronaca non si può dire che nel capoluogo peligno sia arrivato il pubblico delle grandi occasioni, ma l’inaugurazione della statua celebrativa della visita del papa emerito Benedetto XVI a Sulmona è un evento comunque destinato a rimanere nella storia per coloro che ci hanno creduto fino alla fine impiegando risorse ed energie e per chi ha sferrato critiche e polemiche per la collocazione della statua che ha creato non pochi malcontenti nella vigilia. Ad inaugurare il monumento il bronzo è stato il Prefetto della Casa Pontificia Mons. Georg Ganswein, braccio destro di Ratzinger. La solenne cerimonia dell’inaugurazione è stata preceduta dai saluti di rito del sindaco di Sulmona Annamaria Casini, del primo cittadino di Burghausen Hans Steindl e di Mimmo Taglieri, presidente del comitato civico che ha portato avanti il progetto. Dietro la Basilica Cattedrale di San Panfilo la statua di bronzo, raffigurante il papa emerito con le braccia allargate e realizzata dalla Fonderia Marinelli di Agnone nonché dall’artista Edoardo Ferrari, è stata scoperta fra applausi, silenzio e preghiera. Cerimonia raccolta a cui ha fatto seguito la celebrazione della Santa Messa nel Duomo. “Ciò che a suo tempo papa Benedetto ha pensato non lo so ma questo giorno è qualcosa in cui si esprime la provvidenza”- ha detto a margine della celebrazione padre Georg- rimarcando che farà sapere a Ratzinger quanto accaduto. Sul perché della collocazione della statua alle spalle della Cattedrale risponde il vescovo Spina. “San Pietro Celestino venne dall’Aquila e celebrò la messa nella Basilica di S. Panfilo dove guarì una donna da una grave malattia”- chiarisce il pastore diocesano- accompagnato anche dal suo predecessore mons. Giuseppe Di Falco, vescovo emerito. Che il momento celebrativo debba risvegliare la coesione sociale della città lo ha sottolineato nel suo discorso introduttivo il sindaco Annamaria Casini. Appello ripreso anche dal consigliere Alessandro De Gennaro. Resta il fatto che Benedetto è ancora vivo ma a farlo santo anzitempo ci ha pensato il sindaco di Burghausen che ha mostrato l’assegno di ottomila euro, la somma versata dalla città tedesca per l’edificazione della statua. Nel comitato civico, composto da imprenditori e benefattori e da rappresentati della passata amministrazione comunale come Franco Casciani, un ruolo importante è stato recitato dal Borgo San Panfilo con il capitano Paolo Alessandroni. “Spero che questa statua riuscirà a rinsaldare il legame fra Sulmona e Burghausen”- aggiunge il Presidente del Comitato Mimmo Taglieri- specificando come “Benedetto è un papa che è tornato a Sulmona dopo 700 anni per cui anche la posa della statua rappresenta un evento storico”. Della statua si continua a discutere sui social e probabilmente se ne parlerà ancora per molto tempo. Direbbe Manzoni “ai posteri l’ardua sentenza”.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento