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SULMONA – La Procura della Repubblica di Sulmona amplia il raggio delle indagini sull’incidente mortale che è costato la vita a Giancarlo Rossi, il 68 enne ex impiegato di Poste Italiane. Il sostituto procuratore, Stefano Iafolla, ha disposto accertamenti peritali sul telefono dell’indagato, W.D.F, 34 enne di Battipaglia, accusato di aver effettuato un sorpasso in curva e in striscia continua, cagionando il decesso del 68 enne sulla Fondovalle del Sangro. Con la perizia, il cui incarico sarà conferito il prossimo 1 febbraio nel secondo piano del palazzo di giustizia, il magistrato vuole accertare se il conducente della Volvo aveva utilizzato o meno il telefono alla guida. L’esito della perizia è dirimente per la costruzione dell’accusa, tenendo conto delle circostante aggravanti già contestate al 34 enne, raggiunto nelle scorse settimane da un avviso di garanzia. Dai primi rilievi svolti sul luogo del tragico sinistro, da parte della compagnia dei carabinieri di Castel Di Sangro, è emerso che lo scontro è stato provocato proprio dall’indagato, il conducente della Volvo che, secondo una prima ricostruzione, avrebbe effettuato un sorpasso in curva, su striscia continua, mentre viaggiava in direzione opposta all’Audi condotta da Rossi che stava tornando a Castel di Sangro in compagnia della moglie dopo essere stato ad un compleanno. Un impatto violentissimo che ha reso difficile perfino l’identificazione del cadavere dell’ex dipendente delle Poste, estratto dalle lamiere dai vigili del fuoco di Castel Di Sangro. Per lui l’impatto è stato fatale tant’è che nulla hanno potuto fare i soccorritori del 118. Il 68 enne è morto sul colpo come ha confermato l’anatomopatologo, Ildo Polidoro, che ha svolto l’autopsia, ordinata dal magistrato.

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