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SULMONA – La Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila continua a richiamare gli operatori sanitari collocati a riposo per far fronte alla grave carenza di personale che si allarga a macchia d’olio in diversi reparti del nosocomio peligno, recentemente classificato di primo livello. Nello specifico è stato conferito l’incarico individuale di collaborazione, coordinata e continuativa, al dottore, Raffaele Di Vito, per 38 ore settimanali da svolgersi presso la nefrologia e dialisi del presidio ospedaliero di Sulmona. L’azienda aveva già richiamato in servizio un medico in pensione. Attualmente sono operativi quattro medici nella dialisi peligna, costretti a dividersi il carico dei lavoro dei 1200 pazienti che vengono gestiti nell’area peligno-sangrina. Per questo la Asl ha mandato i rinforzi. Due unità associate di recente di cui due “ripescats” dopo la pensione. “Resta il problema delle reperibilità notturne che non possono essere ricoperte dai medici in quiescenza che tornano in servizio”- spiegano dall’ospedale. Un problema insomma destinato a ripresentarsi già dgl prossimo 10 gennaio quando sarà collocato a riposo uno dei due medici rimasti in pianta organica. Un cane che si morde la coda se si considera che i turni di notte faranno capo solo al responsabile. “Stiamo aprendo al reclutamento di medici specializzandi e in più stiamo facendo ricorso alla normativa nazionale che ci consente di riassumere e reclutare il personale in quescienza”- chiosano dalla direzione sanitaria Asl.

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