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Degrado all’esterno delle sale operatorie, viaggi fuori sede per una semplice spirometria e accessi in calo, anche dopo il periodo legato al Covid e al blocco delle prestazioni differibili. È questa la fotografia della sanità locale e regionale scattata dalla consigliera, Marianna Scoccia, che torna all’attacco. Di seguito la nota: “Questi 4 anni di legislatura del centrodestra (che fortunatamente si avvia quasi alla conclusione) lasciano profonda preoccupazione per la tenuta del sistema sanitario regionale ormai in progressivo aggravamento e non più in grado di erogare servizi ai cittadini costretti, sempre più, a rivolgersi a strutture private o addirittura ad andare in altre regioni. Per analizzare il disastroso momento della sanità abruzzese, soprattutto peligna, sotto la gestione Marsilio basta confrontare il dato impietoso dei ricoveri 2021 al SS Annunziata di Sulmona con quello del 2018. 1.500 ricoveri in meno che di fatti smentiscono le promesse di primo livello ma anzi relegano il P.O. di Sulmona a mero ospedale di comunità. Tutto questo è il frutto di investimenti pressoché assenti così come assenti sono gli interventi di ordinaria amministrazione, basta vedere il tappeto di escrementi al di fuori delle finestre delle sale operatorie. E vogliamo continuare a parlare di primo livello? Quando non si è riusciti neanche a mettere una pensilina al CUP. Oppure vogliamo parlare delle liste d’attesa? Per una spirometria nella provincia dell’Aquila non c’è posto mentre a Lanciano si fa in due giorni; oppure vogliamo parlare della mancanza di dispositivi per una semplice cataratta assenti in tutta la nostra ASL perché non si fanno le gare d’appalto per i materiali.I problemi sono tanti ma solo una buona classe dirigente può risolverli”

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