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SULMONA – Otto anni. Ebbene si, sono passati esattamente otto anni dal quel 10 gennaio 2009 quando si verificò l’evento franoso di via Turati. Da lì cominciò il lento e inesorabile abbandono di un quartiere della città di Sulmona. A distanza di tutto questo tempo la strada in questione resta ancora da riqualificare, nonostante gli annunci e gli impegni presi dalle varie amministrazioni comunali. Rifiuti accumulati oltre le transenne, cespugli di erbacce ovunque, orinatoio pubblico, soste selvagge di auto e ascensore guasto da anni. Via Turati è diventata la terra di nessuno e in queste ore sono i residenti della zona ad alzare la voce e a richiamare l’attenzione degli organi competenti perché dopo otto lunghi anni cessi il degrado e si arrivi a una piena riqualificazione del quartiere, tenendo conto anche della vicina collocazione di piazza Ruggieri, luogo strategico per l’arrivo dei camper nel periodo turistico. Per la sistemazione di via Turati il Comune di Sulmona, nell’era Ranalli, investì 110 mila euro. La Regione invece stanziò 500 mila euro per il dissesto idrogeologico. La riqualificazione di piazza Ruggeri rientrava invece nel collettore turistico dei Fas. All’amministrazione Casini tocca ora l’arduo compito di riprendere il progetto mentre, dall’altra parte, gli abitanti della zona sono stanchi di tollerare le lungaggini amministrative tant’è che nei mesi scorsi sono state avviate anche azioni di protesta come una petizione da presentare alla Prefettura e striscioni provocatori con la scritta: “non via Turati ma via Franati”.

Andrea D’Aurelio

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