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SULMONA – Passato l’effetto Genova si fa attendere l’incarico per lo studio di vulnerabilità strutturale del ponte Capograssi di Sulmona. La priorità in questi giorni è andata alle scuole e alla variazione al piano triennale delle opere pubbliche ma lo studio da effettuare sull’opera, ideata e progettata dallo stesso ingegnere del ponte crollato a Genova, necessita ancora dell’incarico che sarà conferito a un pool di tecnici dell’Università dell’Aquila. Doveva arrivare in tempi rapidi per la fine di agosto. Ma tutto slittò per l’assenza del Dirigente del settore preposto. Poi un altro rinvio per l’operazione scuole sicure e per la variazione al piano triennale ed ecco che arriva l’autunno e dell’incarico ancora nessuna traccia. Eppure, subito dopo la tragedia di Genova, scattò il divieto di sosta lungo il ponte ancora vigente che doveva fare da apripista alla verifica strutturale. Ma il vice sindaco e assessore comunale ai lavori pubblici Nicola Angelucci rassicura: “l’incarico è in corsa d’opera. Stiamo affrontando una questione per volta”. Per lo studio di vulnerabilità strutturale sul ponte Capograssi è stata chiesta una somma di 888 mila euro al Ministero dopo la circolare recepita da tutti i Comuni. Per l’altro ponte di Morandi si vogliono quindi accertare le condizioni attuali dell’opera, attraverso una serie di verifiche di vulnerabilità strutturale, perchè si sa che prevenire è meglio che curare. Uno studio di vulnerabilità sismica fu effettuato nell’ottobre 2016 quando il ponte venne chiuso al traffico veicolare a seguito del terremoto di Norcia. Ora si attende l’incarico che dovrebbe arrivare a giorni dal Comune ma era atteso già per la fine di agosto.

Andrea D’Aurelio

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