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SULMONA – Il comune non paga le spese legali e l’avvocato batte cassa. Nuovo capitolo della vicenda sui provvedimenti per incompatibilità ambientale, che erano stati inflitti a cinque agenti di polizia locale, poi annullati in autotutela dal comune. Ad otto mesi dalla sentenza del tribunale, da Palazzo San Francesco non hanno ancora provveduto a pagare le spese di lite. Per questo l’avvocato, Carlo La Gatta, ha richiesto le somme dovute. Dall’ente hanno quindi firmato la determina dirigenziale che dà il via libera al pagamento di oltre 3 mila euro. Lo scorso 18 luglio scorso il giudice del lavoro,Alessandra De Marco, aveva condannato il Comune di Sulmona al pagamento delle spese processuali, per il giudizio intentato da cinque agenti di Polizia Locale, difesi dagli avvocati Mauro Calore (convenzionato CGIL) e Carlo Maria La Gatta (convenzionato CISL). Nel novembre 2021 i cinque agenti, si vedevano costretti ad inoltrare un ricorso, per chiedere l’annullamento della sanzione disciplinare del rimprovero verbale ad essi irrogata dall’allora Comandante pro-tempore del Corpo di Polizia Locale. Dopo aver escusso una serie di testimoni ed aver dimostrato la fondatezza della domanda così come spiegata, il Comune di Sulmona aveva provveduto, in autotutela, ad annullare la sanzione. Il giudice del lavoro aveva quindi dichiarato cessata la materia del contendere ma aveva ritenuto comunque giustificata la condanna del Comune di Sulmona al pagamento delle spese processuali. Pagamento che, a distanza di quasi un anno, non è ancora stato ottemperato. Non si esclude, a questo punto, un possibile danno erariale.

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