L’AQUILA – Salgono a nove i ricorsi accolti dal Tribunale del Riesame dell’Aquila per la vicenda giudiziaria riguardante i poliziotti della Stradale di Pratola Peligna. Anche il sindaco di Rocca Pia, Pasquale Berarducci difeso dagli avvocati Giuseppe D’Angelo e Maria Teresa Micciola e altri due agenti, assistiti rispettivamente dai legali Mauro Maiorano e Alberto Paolini, possono tornare in servizio dopo l’estate senza pistola e tesserino. Questa mattina i giudici aquilani, sulla scia di quanto disposto per altri sei poliziotti indagati, hanno revocato la misura cautelare interdittiva disposta dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona e hanno riammesso in servizio i tre ricorrenti. “Il motivo concernente l’insussistenza di esigenze cautelari e il difetto di motivazione sul punto è fondato se si considera che il Gip ha redatto una sorta di motivazione cumulativa, senza dare conto degli specifici elementi sui quali ha fondato il giudizio cautelare”- scrivono i giudici del Riesame. Per Berarducci, riabilitato anche sul piano istituzionale, l’ultima contestazione risale al maggio 2020. Per gli altri due il Riesame ha tenuto conto dell’interrogatorio di garanzia, dove gli indagati avevano ammesso di essere usciti dal tratto autostradale per esigenze di servizio (gonfiare le ruote della volante), o necessità impellenti (acquistare dell’acqua o fermarsi per un caffé) . Un altro agente resta in attesa del verdetto poichè comparirà davanti ai giudici aquilani il prossimo 18 settembre. Le accuse a vario titolo sono truffa e falso ai danni dello Stato, peculato, furto, omissione d’atti d’ufficio, omissione di soccorso e interruzione di pubblico servizio. In tre anni d’indagini, dal 2019 al 2022, svolte tramite intercettazioni ambientali e telefoniche, gps e telecamere, i poliziotti avrebbero abbandonato il posto di lavoro per dormire in auto o intrattenersi in alcuni esercizi commerciali mentre erano in servizio. Approfittando della propria posizione tre di loro avrebbero rubato beni di tenue entità patrimoniale in una stazione di servizio. Altri avrebbero inoltre utilizzato auto di servizio per fini privati e, sempre secondo l’accusa, avrebbero omesso di svolgere rilievi in un sinistro stradale e di prestare soccorso ad un veicolo in panne. Tuttavia il Riesame ha riconsegnato il tesserino complessivamente a nove poliziotti su dieci per i quali non si esclude il ricorso in Cassazione in fase cautelare