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SULMONA – Quindici milioni di euro per il monitoraggio e le verifiche sulle infrastrutture presenti nel territorio comunale di Sulmona. E’ la somma che ha chiesto questa mattina la Giunta Comunale al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, all’indomani della sollecitazione arrivata ai comuni in seguita alla tragedia di Genova. La somma complessiva necessaria per eseguire gli interventi è pari a 15.698.600 e sarà spesa, se accordata, per le verifiche sulle seguenti opere: Ponte Capograssi (888 mila), Ponte San Panfilo (1.020mila), Ponte Santa Rufina (303.400), Ponte Via Fiume (342 mila), Ponte Via Iapasseri (238.500), Ponte Via Stazione Introdacqua (383.100), Ponte Via Zappannote (438 mila), Ponte Via Stazione Centrale (357.800), Ponte Via Lamaccio (683 mila), Porta Napoli (407 mila), Porta Pacentrana (379.100), Porta Romana (276.900), Porta Molina (189 mila), Porta Capitolina (175.900), Porta Sant’Antonio (339.600), Porta Bonomini (229.700), Porta Saccoccia (163.300), Scarpata Via Turati (1.711.000), Scarpata Via Circonvallazione Orientale (2.120.000), Muro Cortile San Panfilo (34.100), Muro Cortile Asilo Via Trento (61.200), Arcate Acquedotto medievale Piazza Garibaldi (1.018.000), Canaloni Monte Morrone (3.940.000). “Abbiamo approvato questa mattina nella seduta di Giunta l’atto deliberativo finalizzato al monitoraggio dello stato di conservazione e manutenzione delle infrastrutture in città, al fine di prevenire eventuali pericoli di incolumità pubblica e continuare a garantirne la fruibilità”- spiega il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici Nicola Angelucci- “abbiamo adempiuto celermente all’invito pervenuto dal Ministero, in seguito agli orientamenti espressi dal Governo, di procedere alla segnalazione degli interventi necessari da effettuare al più presto alle infrastrutture presenti nella nostra città, in considerazione anche del sollecito della Regione, al riguardo, inerenti le verifiche di vulnerabilità sismica. Ritengo sia tra le priorità di questa amministrazione l’avvio rapido dei controlli , così da rimuovere le eventuali condizioni di rischio che si potranno riscontrare negli interventi”. Ora bisognerà attendere la risposta del Ministero.

Andrea D’Aurelio

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