banner
banner

PRATOLA PELIGNA – Si attende il sopralluogo della Protezione Civile per il Palazzo Colella di Pratola Peligna che è stato chiuso in via cautelativa e prudenziale domenica scorsa a seguito della forte scossa di terremoto del Centro Italia con epicentro Norcia. Lo storico Palazzo, sede di numerose attività artistico-culturali, potrebbe riaprire i battenti da un momento all’altro, non prima però di ulteriori verifiche. “Stiamo aspettando il nuovo sopralluogo che è stato disposto solo in via precauzionale per eseguire delle verifiche più precise nonché un controllo più mirato”- spiega a Onda Tg il sindaco di Pratola Peligna Antonio De Crescentiis- specificando che non c’è da allarmarsi perché, stando ai primi accertamenti, l’edificio potrebbe riaprire in tempi non lunghi. All’indomani degli ultimi eventi sismici è rimasto chiuso per 48 ore anche il Centro Sociale Anziani, riaperto nella festività del primo novembre. Una sorte avversa invece per il Santuario della Madonna della Libera la cui riapertura non sarà breve. All’esito dell’ultimo sopralluogo dell’ingegnere Paolo Petrella, è stato riscontrato l’aggravamento delle lesioni già riportate nel sisma del 2009, oltre ad ulteriori danni. Per i pratolani si tratta di un duro colpo, considerando i risvolti turistici ed economici che l’edificio di culto, meta di pellegrinaggi in ogni momento dell’anno, porta sul territorio. A strigliare le istituzioni è stato il parroco padre Renato Frappi, sollecitando l’inizio dei lavori da 800 mila euro. Tocca al sindaco De Crescentiis invece premere l’acceleratore nei confronti del Presidente della Regione Luciano D’Alfonso e del Mibact. Per la messa in sicurezza del Santuario pratolano oltre al finanziamento del Ministero, ci sono altri 150 mila euro raccolti a suo tempo da un comitato di cittadini e 250 mila della legge mancia, intercettati dall’amministrazione De Crescentiis.
Andrea D’Aurelio

Lascia un commento