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SULMONA – Le presunte intimidazioni che avrebbe ricevuto una candidata al Consiglio Comunale, non lasciano indifferenti i candidati sindaci in corsa per le elezioni amministrative del 5 giugno. Dopo le dichiarazioni di Bruno Di Masci che ha definito la vicenda una “vergogna” ed è pronto ad andare fino in fondo sulla questione, a Onda Tg intervengono anche Annamaria Casini, Elisabetta Bianchi e Alberto Di Giandomenico. “Se i fatti venissero confermati risulterebbe un atto deprecabile e di una gravità inaudita”, sostiene la candidata di ‘”Noi per Sulmona”. “L’augurio” incalza Casini “é che tutto possa essere chiarito nel più breve tempo possibile e che la verità possa venire a galla in modo da proseguire la campagna elettorale in un clima sereno e caratterizzato da contenuti e programmi per il bene della città“. Per Elisabetta Bianchi, candidata di Forza Italia, “se fosse confermato che la candidatura di un aspirante consigliere comunale, nella compagine del candidato sindaco Bruno Di Masci, sia stata ritirata per un atto intimidatorio” afferma “sarebbe solo il frutto di un albero avvelenato che affonda le radici nell’ibridismo dei raggruppamenti caratterizzati dalla mancanza di ideali comuni e di proposta politica. Ma i cittadini, in questo momento cruciale, chiedono interventi concreti e la soluzione dei problemi”. Il candidato di Sovranità Alberto Di Giandomenico parla di “atto gravissimo”. Di Giandomenico in ogni caso non manca di sottolineare che in queste ore “il clima di tensione si alimenta con la gara a chi prende piu’ voti che è una gara alla promessa di un lavoro”. “Ai giovani voglio raccomandare di non cedere a questi ricatti, ma di puntare sui contenuti. In politica prima si fa militanza e si cresce e poi si prendono i voti”, aggiunge il candidato di Sovranità. Un appello a tutti i cittadini, i candidati sindaci e ​i ​consiglieri arriva dal movimento di Sbic. Il monito è quello di “​respingere con forza qualsiasi comportamento che non favorisca ciò di cui abbiamo tutti bisogno: un ​confronto​ ​corretto e informato ​sulle proposte per migliorare ​la vita dei sulmonesi”. “La competizione elettorale”- fa sapere la compagine che appoggia Alessandro Lucci- “non deve diventare un conflitto tra fazioni ma una festa della democrazia”.

Andrea D’Aurelio

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