SULMONA – Primo giorno di scuola ma non per tutti. Suona la campanella per l’edilizia scolastica cittadina chiamata, come ogni anno, alla resa dei conti. La mappa degli edifici solastici non si discosta dalla collocazione deliberata lo scorso anno dalla Giunta Comunale di Palazzo San Francesco ma a piccoli passi si tocca con mano un sensibile stato di avanzamento. “E’ un obiettivo strategico di questa amministrazione rimettere le scuole a posto”- affermano il vice sindaco, Franco Casciani e il sindaco, Gianfranco Di Piero, che nei prossimi giorni visiterà alcuni edifici e a tutti gli studenti consegnerà il messaggio augurale tramite i canali social. Tra auspici e speranze, resta lo stato dell’arte. Pronto ad aprire il cantiere della Lola Di Stefano con quasi un anno di ritardo sulla tabella di marcia. La validazione degli ultimi atti c’è stata qualche giorno fa per cui per l’insediamento del cantiere è tutto pronto. I piccoli studenti saranno ospitati nel plesso della scuola media Serafini, riaperta lo scorso anno. Inizio dell’anno fuori sede, ancora una volta, per gli alunni della primaria Radice che restano nell’ex Cescot. Ma prima dell’autunno sarà pubblicata la gara per la demolizione del plesso di viale Togliatti dove sorgerà una scuola sicura e moderna. A dicembre avranno inizio i lavori in via L’Aquila per la realizzazione della struttura ex novo con i fondi del Pnrr mentre a breve il Consiglio Comunale approverà la variazione al piano triennale delle opere pubbliche per dar seguito ai lavori in corso sul Liceo Classico Ovidio. Cambia i connotati la scuola primaria Masciangioli, i cui alunni sono ospitati nella Capograssi di via Dalmazia, che da gennaio 2024 diventerà sede temporanea degli uffici comunali di Palazzo per via dei lavori di ristrutturazione da svolgere sulla sede municipale. Una scuola che non è più scuola. Altro tasto dolente riguarda il De Nino-Morandi, di competenza provinciale. E’ passato un anno dal rientro in città ma si attende la pubblicazione della gara per i lavori sulla sede storica di via D’Andrea. Da nove anni lì la campanella non suona. “La Provincia è chiamata a pubblicare l’avviso, non più procrastinabile. E’ un impegno che ci aspettiamo”- rincara il sindaco. Insomma l’edilizia scolastica torna ad indossare il grembiule assieme agli studenti che devono fare i conti, dopo l’estate, con la sveglia presta e la corsa per non arrivare tardi in classe. Primo giorno di scuola.