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Sulmona sarà sede del primo Museo Italiano del Realismo. L’apposito progetto di legge è stato presentato dalla consigliera regionale Antonietta La Porta. “L’iniziativa è nata per arricchire l’offerta culturale di Sulmona e dare prestigio all’intero Abruzzo. Abbiamo fatto un importante passo avanti per concretizzare un progetto iniziato da tempo anche con il gruppo consiliare della Lega venuto in appoggio alla mia iniziativa, unica nel suo genere – sottolinea La Porta – la nuova legge mira all’istituzione della Fondazione Mir che si occuperà di far nascere il Museo Italiano del Realismo. La direzione artistica di quest’ultimo sarà affidata al critico d’arte Vittorio Sgarbi che, per primo ha avanzato la proposta di un museo a Sulmona in grado di ospitare le opere dei pittori più rappresentativi del Realismo italiano. La sede della nuova attrazione artistica potrebbe essere l’antico palazzo dei Baroni Sardi, nel cuore di Sulmona, che diventerebbe il primo museo dedicato al Realismo in Italia e uno dei pochi in Europa”. “Sulmona con questa iniziativa entrerebbe a far parte del ristretto club Europeo di Città che ospitano musei di questo genere. Oggi esistono musei del Realismo, a Mosca negli spazi di una vecchia fabbrica di tessuti nel distretto di Zamoskvorechye, a Mannheim in Germania, ovvero la Kunsthalle , museo tedesco dedicato all’arte moderna e contemporanea, mentre in Spagna, ad Almeria, si sta lavorando per aprirne uno entro l’anno – continua l’esponente della Lega – l’iniziativa è stata apprezzata dalla Regione che parteciperà come socio fondatore della Fondazione con un contributo di 100mila euro l’anno”.“Con la realizzazione del museo, Sulmona avrà una risonanza d’immagine sicuramente destinata a superare i confini nazionali. Inoltre, la Fondazione potrà tessere reti di collaborazioni con altri centri di cultura, sia in Italia che all’estero. Credo che l’iniziativa possa rappresentare una decisa leva di rinascita del tessuto urbano e sociale di Sulmona e del circondario. Per questo, come primo obiettivo, punteremo al coinvolgimento dei giovani, invitandoli alla frequentazione della struttura museale e alle attività di formazione che la Fondazione potrà promuovere in collaborazione con scuole ed università – conclude La Porta – In poco tempo possiamo e dobbiamo arrivare alla creazione di un’Accademia Ovidiana che, ricollegandosi alle straordinarie attrazioni presenti, sia in grado di sfruttare il vasto bacino culturale che caratterizza Sulmona. Sono convinta che la città abbia dalle grandissime potenzialità e per questo deve tornare a recitare il ruolo che la sua storia millenaria le ha assegnato e deve farlo con lo sguardo rivolto al futuro liberandosi di pratiche e personaggi che lavorano per tenerla ancorata al passato”.

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