SULMONA – Per tutti è morto un gigante del teatro, il mattatore della scena italiana, insomma un maestro di vita. Ma per lui se n’è andato un secondo papa. E’ il sulmonese, Gabriele Cirilli, a ricordare sui social l’attore Gigi Proietti, che si è spento oggi nel giorno del suo ottantesimo, per un incredibile scherzo del destino. “Un maestro, un amico, un secondo papà . Mi hai regalato una vita, come artista e come uomo. I tuoi insegnamenti li porterò sempre con meâ€- ha scritto Cirilli che ricorda gli albori della sua carriera, quel “kadafatù†legato al siparietto tra il padre e Proietti. L’attore sulmonese è cresciuto proprio nella scuola del comico romano, il drammaturgo e regista con una lunga carriera alle spalle. Proietti aveva anche un legame particolare con l’Abruzzo e Sulmona. Era il 1976 quando, in un’intervista rilasciata al “Corriere della Seraâ€, confessò che la sua vita artistica era cambiata proprio nella città ovidiana, quando portò in scena lo spettacolo “A me gli occhiâ€, nel Teatro Comunale. Un vero e proprio capolavoro. A noi piace ricordarlo anche per la sua intelligente ironia, con la barzelletta del diciotto, che ha ispirato lo slogan e lo spot per il canale della nostra emittente televisiva. Perché un giorno senza sorriso è un giorno perso. Anzi, come direbbe il maestro Proietti, “potrei esserti amico in un minuto, ma se nun sai ride mi allontanoâ€.
Andrea D’Aurelio
