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SULMONA – Sono pochi ma efficienti, umani e professionali. Dietro le carenze del sistema, più volte messe in risalto, la buona sanità si fa in quattro. A farne esperienza diretta è stata l’ex vice sindaco della città, Marina Bianco, che negli ultimi giorni si è recata nel pronto soccorso dell’ospedale cittadino per l’assistenza ad un congiunto. Nonostante la carenza di personale ( un solo medico per turno), le professionalità presenti hanno saputo gestire la situazione. Di seguito riportiamo la lettera di ringraziamento della Bianco: “la buona sanità c’è e quando la si incontra di questi tempi va riconosciuta. Si parla molto più spesso di malasanità, ma questa volta è doveroso, da parte mia e della mia famiglia, sottolineare l’efficienza e la dinamicità del pronto soccorso di Sulmona. Troppo spesso dimentichiamo di considerare quanto ci sia da fare dietro quelle porte bianche. Quelle che separano il pronto soccorso dalla sala d’attesa più fastidiosa del mondo, da dove, spesso, siamo portati più a giudicare le criticità che a sforzarci di apprezzare la professionalità dei camici bianchi, soprattutto quando lavorano in difficoltà, in carenza di organico e con maggiore sforzo. Perché quando si sta male, si sa, prevale in ognuno di noi la pretesa legittima che tutto fili a puntino e subito. Per noi o i nostri cari. Ho constatato di persona nel pronto soccorso, in una situazione di emergenza legata alla salute di mia madre, la professionalità e disponibilità del personale medico e paramedico, applicate nei confronti di tutti noi utenti in attesa davanti quelle porte bianche. Voglio esprimere pubblicamente sentimenti di gratitudine e riconoscenza a tutto il personale sanitario: nonostante le difficoltà, la moltitudine di pazienti e le oggettive frenesie che l’ attività di pronto soccorso comporta, fatta soprattutto di urgenze, nessuno è stato lasciato solo. Dietro quelle porte bianche tutti si sono fatti in quattro, attivandosi con competenza e professionalità allo stesso modo per ogni paziente, comprese le consulenze mediche che, per i vari casi presi in carico, si susseguivano senza sosta. Ricordandoci come la sofferenza si possa affrontare con umanità e preparazione. Purtroppo la sanità nel nostro territorio non brilla e non funziona a dovere, dato che sprofonda sempre più nelle mire di gravi spoliazioni, ma è confortante sapere che dietro quelle porte bianche si possa contare su professionisti che lavorano con serietà e abnegazione. A loro va il ringraziamento mio e della mia famiglia”

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