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SULMONA – Quando l’arrivederci ha il sapore della nostalgia. Si fanno summit e incontri a tavolino, se ne parla in questa e in quell’altra campagna elettorale, ma poi il punto nascita dell’ospedale di Sulmona si scontra con la dura realtà che fa riferimento alla patologia cronica del presidio peligno: la carenza o la stabilizzazione dell’organico. Ed è così che il ginecologo Gianluca Di Luigi è pronto a fare le valigie per andare a Vasto dove, dal prossimo 16 aprile, prenderà servizio. Ma è una decisione che prende comunque a malincuore perché era arrivato a Sulmona nel dicembre 2015, qualche mese dopo quella lotta spietata che portò all’occupazione dell’Aula Consiliare del Comune di Sulmona. Ha condiviso quindi la battaglia tesa alla salvaguardia del reparto, le preoccupazioni del popolo peligno, lo stato di fibrillazione delle partorienti che si domandavano e si chiedono ancora fino a quando sarà possibile partorire a Sulmona. E di fronte a un contratto a tempo indeterminato, arrivato da un’altra Asl, il medico ha cercato in tutti i modi di trovare una soluzione. Per restare in città nel punto nascita dove si lancia il cuore oltre l’ostacolo. Ma niente perché quella stabilizzazione chiesta non è arrivata. “Quando vi diranno che da Sulmona fuggono tutti perché non vogliono lavorarci, non credetegli – scrive il ginecologo su facebook – la Valle Peligna ha potenzialità immense e tante validissime professionalità, ma qui ho imparato fin da subito che ‘il peggior nemico di Sulmona sono i Sulmontini’, e nonostante tanti sforzi, non mi è stato possibile, così come per tanti altri validissimi colleghi del territorio, proseguire il percorso professionale assieme voi”. Eppure l’allarme era arrivato ad Asl e Regione, anche a quella fresca di elezione. Se è vero che l’ospedale lo fanno soprattutto le persone, la pianta organica di un reparto che si vuole salvare deve essere potenziata, a pochi mesi dal pensionamento della responsabile. E invece si lascia andare via un ginecologo che per il punto nascita segnava proprio una nuova speranza. Di Luigi allora lo dice in tedesco. Auf wiedersehen Sulmona.

Andrea D’Aurelio

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