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SULMONA – Un deposito di vestiti sulla pensilina, l’erba che cresce ai bordi del marciapiede e nessuno la taglia, sacchi di rifiuti recuperati dall’area verde con quintali di inciviltà tra bottiglie di birra e pneumatici abbandonati. Ad immortalare lo scempio del piazzale della stazione ferroviaria sulmonese è stato l’esercito di volontari che, come ogni sabato, si è messo all’opera per la “bonifica” di una zona della città entrata di diritto nell’elenco dei quartieri dimenticati. Nel vero senso della parola. Tra degrado e inciviltà non era proprio un biglietto da visita, tenendo conto che è il primo angolo della città a catturare lo sguardo di visitatori e avventori che arrivano nella vicina stazione centrale. La quantità enorme di rifiuti raccolta dimostra quanto sia necessario proseguire con le attività di volontariato per cambiare paradigma e approccio culturale verso l’ambiente e i luoghi pubblici. Molti rifiuti sono stati recuperati dentro i sacchi, il che vuol dire che l’area verde era diventata una “discarica” a cielo aperto, nonché un modo per eludere la differenziata. Qualcosa, in verità, si sta smuovendo a giudicare dalle candidature spontanee che già il venerdì sera arrivano nel gruppo dei volontari per spendersi a beneficio della collettività. Un modello che piace anche alla cronaca regionale e nazionale. Nel frattempo si attende l’attuazione del regolamento approvato in Consiglio per l’istituzione dell’apposito albo.

Andrea D’Aurelio

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