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SULMONA – Strada più stretta con i dissuasori che raddoppiano. Residenti e commercianti sono pronti ad impugnare la determina dirigenziale emessa da Palazzo San Francesco. Non si placa la protesta di via Dorrucci, l’arteria stradale che porta alla centralissima piazza Garibaldi di Sulmona, interessata dallo scacco alla sosta selvaggia. L’operazione prevede il posizionamento dei dissuasori anche sul lato destro della strada, oltre a quelli esistenti, per bloccare il fenomeno sempre più dilagante della sosta non consentita e per snellire la pressione della auto in centro storico. Nella giornata di ieri una delegazione di residenti e commercianti si è recata a Palazzo San Francesco per incontrare sindaco e assessori e per spiegare le proprie perplessità al riguardo. Il timore è quello di ridurre al minimo la residenzialità e la valorizzazione dei negozi di prossimità. Ma la preoccupazione riguarda anche i servizi essenziali: spazzamento, piano neve, soccorsi. “Con i dissuasori ad ambo i lati sarà notevolmente ridotto il perimetro stradale con tutte le conseguenze del caso. Non possiamo accettare che, per debellare la sosta selvaggia, si chiuda la strada con i dissuasori. Esistono i controlli, le telecamere e le pattuglie”- insorgono residenti e commercianti che presenteranno istanza di autotutela prima di addivenire al ricorso contro il provvedimento, pure opzionato. Dal Comune hanno spiegato che l’esigenza di posizione i dissuasori è arrivata anche dagli autisti dei bus, spesso in difficoltà per il transito, vista la sosta selvaggia. Tuttavia il problema maggiore in termini di viabilità si verifica nell’area di San Rocco per l’immissione con via Federico II. Per questo residenti e commercianti continuano a chiedersi il perché di questi 14 dissuasori in via Dorrucci

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