banner
banner

SULMONA –   Rito abbreviato e udienza preliminare al via per  L.P., 42 enne molisano, ex dipendente dell’ospedale di Sulmona, finito sotto inchiesta per le ricette mediche “fai da te”.  L’allora dipendente della Asl 1, il 31 ottobre 2019, era stato sorpreso all’uscita dalla farmacia Del Monte, subito dopo aver acquistato medicinali con principio attivo “Fentanil”, presentando prescrizioni indebitamente sottratte alla Asl e autonomamente compilate con contraffazione della firma del medico. L’infermiere, secondo quanto accertato dai Carabinieri, si sarebbe quindi procurato medicinali completamente esenti da ticket, causando, dal mese di maggio ad ottobre 2019, un danno approssimativo di circa 22 mila euro al Servizio Sanitario Nazionale. Quelle ricette “fai da te” servivano però all’uomo solo per curarsi. L’accusa quindi, comprendente originariamente anche la detenzione e lo spaccio, è stata  ridimensionata per via delle istanze dell’avvocato difensore, Massimo Carugno, che oggi ha chiesto e ottenuto dal giudice per le udienze preliminari, Marta Sarnelli, il rito abbreviato condizionato all’espletamento di una perizia volta ad accertare le gravi patologie patite dal 42 enne, ovvero una eventuale dipendenza dai farmaci, la eventuale sussistenza di uno stato di necessità o di temporanea incapacità di intendere e volere. “Il mio cliente è affetto da una patologia neurologica e degenerativa che va trattata con farmici lenitivi del dolore. Il Tribunale ha capito che si tratta di una situazione molto particolare e può esserci l’ipotesi di una dipendenza nei confronti di questi farmaci, peraltro molto costosi, che avrebbe potuto indurlo a procurarsi i medicinali oltre la parsimonia con cui venivano prescritti per lenire i suoi dolori e le sue sofferenze. Da qui la perizia per accertare tale dipendenza e se la stessa può aver influito sulla capacità di intendere e di volere”- conclude il legale Carugno. (a.d’.a.)

Lascia un commento