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SULMONA – Un incontro tra tecnici che pone le basi di serie trattative per arrivare al componimento delle due posizioni”, così Lanfranco Massimi, amministratore unico di Asm L’Aquila, commenta l’incontro di ieri a Sulmona con Franco Gerardini amministratore unico del consorzio di rifiuti Consorzio. È in corso trattativa per la definizione di una tariffa di conferimento più alta che dovrebbe pagare Asm, che scenderebbe se crescesse la raccolta differenziata. “Un incontro arrivato dopo giorni di contatti telefonici per far incontrare le compagini tecniche e amministrative delle due aziende e giungere alla ridefinizione per una tariffa di conferimento del rifiuto indifferenziato del territorio coperto dall’Asm L’Aquila congruo”, dice Massimi. La polemica scoppiata a fine 2022 riguardava i presunti mancati pagamenti delle fatture del Consorzio da parte dell’Asm, che avrebbe compromesso la situazione, già politicamente instabile, del Consorzio intercomunale per la gestione dei servizi ecologici e ambientali costituito da 25 Comuni. La vicenda chiarita da Massimi era legata a una necessari rimodulazione della tariffa richiesta dal Consorzio. Ieri l’incontro tra tecnici ha prodotto l’indirizzo di un aumento del costo per Asm L’Aquila, rispetto al vecchio prezzo di 110 euro a tonnellata. Il nuovo costo della tariffa potrebbe abbassarsi di nuovo, se L’Asm aumentasse il volume di raccolta differenziata e quindi conferisse un quantitativo inferiore di rifiuti indifferenziati al Cogesa. “Probabilmente si prevede una parte di tariffa cosiddetta incentivante, che godrà di una scontista se Asm migliorerà il quantitativo di raccolta differenziata. Questo è da tempo un obiettivo di Asm che si può raggiungere anche co la collaborazione dei cittadini dell’Aquila e dei territori coperti dal servizio”. Asm opera, oltre che nel comune dell’Aquila, anche nei comuni di Campotosto, Montereale, Pizzoli, Capitignano, Scoppito, San Pio delle Camere e di Fagnano Alto. Intanto questa mattina a Palazzo San Francesco si è svolto il summit tra Comune e Cogesa per rimettere mano all’ecocalendario. Le proposte di modifica saranno vagliate dai tecnici per addivenire alla risoluzione di qualche problematica in ordine al conferimento e raccolta dei rifiuti. “In questa fase è necessario incentivare formazione e sensibilizzazione anche per educare l’utenza”- spiega l’assessore comunale, Catia Di Nisio. La riduzione del sacco non è un dramma per l’amministrazione comunale anche se talune modifiche saranno apportate.

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