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PACENTRO – Rimborsi spesa per quasi 20mila euro con alcune incongruenze su luoghi e orari e addirittura sdoppiamenti di presenze. Per questo, la Corte dei Conti ha condannato il sindaco di Pacentro, Guido Angelilli, e una funzionaria comunale, dopo gli sviluppi dell’inchiesta avviata dalla Guardia di finanza, nel 2021, sulle spese di viaggio del primo cittadino che dovrà risarcire per 10 mila euro il suo Comune. La sentenza dello scorso 9 settembre è stata notificata in questi giorni. Secondo gli inquirenti non combacerebbero alcune delle spiegazioni legate alle richieste di rimborso spese del primo cittadino, che risulterebbe in due posti diversi nello stesso giorno e alla stessa ora o con doppi rimborsi legati alla carica di sindaco e a quella di membro del consiglio direttivo del Parco della Maiella. Il sindaco si era mostrato sempre sereno nonché pronto a dedurre e respingere le accuse. La vicenda dei rimborsi dei viaggi da Pescara (luogo di residenza) a Pacentro per l’esercizio della funzione di sindaco è stata archiviata dalla Procura del Tribunale di Sulmona già nel mese di settembre del 2021 escludendo così qualsiasi tipo di reato. “La Corte dei Conti dell’Aquila, che si occupa di fatti meramente amministrativi, ha ritenuto, in base ad una interpretazione assolutamente restrittiva della norma, che tali spese debbano essere a carico dell’amministratore. Ovviamente questo orientamento non è affatto condivisibile ed ho proposto ricorso in appello affinché venga presto chiarito quale debba essere la corretta interpretazione dell’art. 84 del Tuel in materia di rimborso delle spese di viaggio per chi risiede fuori dal comune in cui esercita il mandato” – annuncia il sindaco Angelilli spiegando che “l’esito di questo giudizio è atteso con molto interesse data la rilevanza che questa riveste per sindaci e amministratori”.

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