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PRATOLA PELIGNA – Al via la fase di ristrutturazione dell’ex Sitindustrie di Sulmona grazie alla società Di Nino Trasporti che ha definito nei giorni scorsi tutte le operazioni necessarie all’acquisizione di una parte rilevante degli stabilimenti dell’ex fabbrica nella zona di Sulmona, all’interno dei quali si producevano tubi di rame per la dissoluzione dell’acqua marina prima della chiusura definitiva.”Abbiamo fatto questa scelta come atto d’amore per il nostro territorio – sottolineano i Fratelli Piero e Stefano Di Nino – con l’obiettivo di conservare e non veder svilire la sua vocazione produttiva nel settore industriale, fondamentale per rilanciare l’economia e fare da traino alla auspicata crescita dei livelli occupazionali. Quando si è manifestata la possibilità di acquistare gli impianti non ci abbiamo pensato due volte a fare questo nuovo investimento per il territorio, prendendo fuori con il nostro lavoro e portando nella nostra realtà risorse importanti, nonostante la crisi economica degli ultimi 10 anni abbia riguardato anche noi con i suoi pesanti effetti. Entrando all’interno delle strutture dopo tanti anni – concludono gli imprenditori peligni- non nascondiamo che abbiamo provato una certa emozione, e credo che sentimento e passione siano stati decisivi nel promuovere una scelta che vuole essere, lo ribadiamo convintamente, un gesto d’amore per la Valle Peligna in un momento difficile e delicato per le sue prospettive future. Gli operatori economici devono scommettere anche sull’ottimismo, e raccogliendo questa sfida crediamo di poter fare la nostra parte con serietà e convinzione come sempre”. Gli stabilimenti che l’azienda di Pratola Peligna ha rilevato dalla proprietà del complesso industriale, che per molti anni ha caratterizzato il tessuto economico della Valle Peligna, sono di circa 18000 metri quadri ed insistono su una superficie di circa 82000 metri quadri. Prende piede quindi la fase di ristrutturazione degli stabilimenti che saranno utilizzati, in un primo momento, per lo stoccaggio delle merci, per essere messi eventualmente a disposizione di potenziali produzioni future.

Andrea D’Aurelio

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