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Circa 5 mila persone hanno partecipato nel pomeriggio alla 73 esima edizione del Presepe Vivente di Rivisondoli. Il piccolo centro dell’Alto Sangro si è trasformato in una piccola Betlemme tra ali di folla e suggestione. Liam Vittoria, di soli due mesi, ha vestito i panni del bambinello come ultimo nato del paese accanto a Lisa Pantalone, la Madonnina del Presepe. A vestire i panni di San Giuseppe è stato il sindaco di San Giovanni Teatino, Giorgio Di Clemente. Una novità di questa edizione. Francesca Maria Neri, 17 anni di Roseto degli Abruzzi, dell’istituto alberghiero di Giulianova, è stata la Madonna dell’Annunciazione. Ciò per rafforzare il legame tra mare e montagna, costa ed aree interne, progetto avviato lo scorso anno con la città di Atri. Nei panni dell’Arcangelo Gabriele, Francesca Perilli, 18 anni di Rivisondoli, studentessa dell’istituto Agrario di Castel Di Sangro. Nel ruolo della regina Elisabetta, Maria Claudia Pio, 18 anni di Castel Di Sangro, studentessa del Liceo linguistico di Sulmona. Ad aprire l’evento è stato Pierluigi Di Clemente nei panni di San Francesco. “Da questo paese e dal presepe vivente deve partire un messaggio di pace affinché si spezzi la catena delle guerre”- ha esordito il parroco, don Daniel Cardenas. Non a caso, la prima edizione del 1951, fu realizzata come monito di riconciliazione e di ripartenza sulle macerie del secondo conflitto mondiale. “È un Presepe che ogni anno si apre al mondo”- ha rimarcato il sindaco di Rivisondoli, Giancarlo Iarussi- “questa è la casa di tutti. La manifestazione deve servire per spegnere ogni risentimento con i valori della prossimità e della pace”.

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