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SULMONA – Nessun dietrofront da parte del vescovo, mons. Michele Fusco, sulla rivoluzione nelle parrocchie della diocesi di Sulmona-Valva, disposta e resa nota la scorsa settimana. Nella giornata di ieri il pastore diocesano ha incontrato la delegazione della parrocchia della Basilica Cattedrale di San Panfilo che domenica aveva raccolto le firme in piazza Duomo per chiedere la “supplica”, ovvero di prolungare la permanenza di don Domenico Villani, sospendendo gli effetti della nomina e del trasferimento. L’ipotesi che il presule torni indietro è da escludere come chiarito dal diretto interessato ai fedeli, dieci in tutto in rappresentanza delle varie componenti della comunità parrocchiale, i quali hanno chiesto quantomeno un trasferimento a tempo che non potrà essere inferiore ai tre anni. Va solo definita la data ma da ottobre i trasferimenti saranno effettivi in tutta la diocesi. In totale circa 1500 fedeli hanno firmato contro la rivoluzione, non solo da Sulmona ma anche da Popoli e Scanno.

Di seguito la nota della parrocchia di San Panfilo:

Andiamo avanti con la nostra battaglia di fede e di speranza, così come in questi anni ci ha insegnato il nostro Pastore. Proseguiamo con fiducia tornando a chiedere al Vescovo, come si legge nel finale della supplica consegnata nelle sue mani, a ripensare la decisione di trasferire Don Domenico ad altra parrocchia. Facendolo restare al suo posto, perché possa serenamente proseguire nel suo ufficio di parroco e portare avanti, senza soluzione di continuità, il lavoro in Cattedrale. Per la gioia non solo della comunità, ma anche della città e della diocesi intera. questo l’accorato e non ultima appello dei parrocchiani di San Panfilo, dopo lo smarrimento, la raccolta di firme e l’incontro da questi richiesto ed avuto con sua Eccellenza Monsignor Michele Fusco, che non sembra aver portato, per ora, a nessun ripensamento da parte delle Autorità ecclesiastiche. Pur comprendendo le asperità a gestire una diocesi così vasta in un momento di estrema difficoltà per mancanza di sacerdoti, abbiamo rappresentato a Sua Eccellenza quanto possa nuocere gravemente ai fedeli il provvedimento di trasferimento di Don Domenico ad altro incarico. Lontano da una Cattedrale guidata per anni con giudizio e come il percorso spirituale portato avanti a fatica, ma con successo, non sia stato ancora concluso e che tanto occorra ancora fare. Per questo abbiamo chiesto con rispetto a Monsignor Michele Fusco, cercando dì capire le sue ragioni, di rinnovare la nomina di parroco di San Panfilo a Don Domenico. Come gesto di saggezza, un regalo di buon padre spirituale come un Vescovo deve essere, ma soprattutto come uomo illuminato dallo Spirito Santo. Ribadendo che non basterà certo un incontro in Vescovado a placare le nostre coscienze in subbuglio e annunciando che altre iniziative per evitare di perdere Don Domenico sono già in cantiere, speriamo in queste ore che alcune soluzioni suggerite a Sua Eccellenza possano essere accolte favorevolmente. In primis la decisione di poter rinnovare l’incarico di parroco a Don Domenico, così come previsto in alcuni casi per stessa ammissione di Monsignor Michele Fusco durante il cordiale colloquio. O, in ultima istanza, di prevedere una missione a tempo del nostro curato in un altro luogo per poi tornare a guidare quella che è la sua casa spirituale, un’idea che l’alto prelato non ha rigettato a priori, ritenendola possibile, e che potrà, quindi, anche essere presa in considerazione. Ma l’augurio di tutti i parrocchiani è che Don Domenico resti il loro pastore. Come sempre. Per non sentirsi un gregge spaurito e senza guida.
Parrocchiani di San Panfilo

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