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PESCASSEROLI – La Asl chiede l’intervento dell’esercito per la sanità fantasma dell’Alto Sangro. A denunciare il caso è Guido Angelilli, candidato sindaco del centrosinistra delle elezioni regionali. “Ha dell’ incredibile la notizia che vede protagonista la Asl 1 L’Aquila- Avezzano – Sulmona. Se dovesse avere conferma la lettera con cui il direttore generale Fernando Romano chiede l’intervento dell’esercito per garantire il servizio di “continuità assistenziale” ( ex Guardia medica) per Pescasseroli, Pescocostanzo e Castel di Sangro, appare del tutto evidente una ammissione di inadeguatezza e di incapacità da parte della stessa Asl che, chiedendo l’intervento dell’Esercito che ha il compito istituzionale di intervenire qualora richiesto, in caso di pubbliche calamità e in altri casi di straordinaria necessità ed urgenza, ha messo a nudo la vera “strategia” che si vuole adottare per fare fronte al famoso problema delle cure in Alto Sangro: provare a “calmare gli animi” di chi in queste settimane sta rivendicando il diritto alle cure e alla salute, facendo si intervenire l’Esercito, ma solo, pare, per i prossimi tre mesi. Guarda caso il lasso di tempo in cui in Abruzzo si sta procedendo con la campagna elettorale. Ma noi cittadini e amministratori delle aree interne, a dispetto di quanto sembra pensare la dirigenza Asl, non siamo così ingenui e non ci faremo prendere in giro. Non più! Continueremo a fare sentire la nostra voce e a protestare assumendoci la responsabilità di trovare soluzioni valide quando gli abruzzesi, alle elezioni del prossimo 10 marzo, ci daranno la loro fiducia. Quello che serve alle aree interne non solo soluzioni tampone ma risposte certe e a lungo termine perché con la salute delle persone non si scherza”- scrive Angelilli che nei giorni scorsi aveva appoggiato la battaglia

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