banner
banner

SULMONA – La procura della repubblica di Sulmona ha disposto una perizia sul telefono della conducente del pulmino dell’Anffas di Castel di Sangro che lo scorso 28 marzo era finito fuori strada, sulla strada provinciale 83 Marsicana, tra Alfedena e Villa Scontrone, cappottandosi sul prato. Si tratta di un atto dovuto da parte della procura che sta indagando per lesioni stradali gravi. Il pm, con l’analisi del telefono, vuole accertare se la 54enne alla guida, stava utilizzando o meno il telefono. L’altra perizia, già disposta nelle scorse settimane, riguarda le condizioni del mezzo dal momento che la donna, che era stata sentita dai carabinieri in ospedale, aveva ipotizzato un guasto meccanico, non essendo riuscita a frenare e mantenere il controllo del pulmino. Erano le 17 di giovedì santo quando la comitiva, dopo aver festeggiato nella sede di Castel di Sangro che l’associazione ha aperto da diversi anni, stava rientrando a casa con il pulmino. Agli operatori era stato affidato il compito di riaccompagnare a casa gli utenti. Arrivati sul tratto di strada tra Alfedena e Villa Scontrone, il pulmino era uscito fuori strada fino a ribaltarsi sul prato. Immediati i soccorsi da parte degli automobilisti in transito. Uno dei feriti era stato estratto dalla lamiere dai vigili del fuoco di Castel di Sangro, intervenuti immediatamente sul posto mentre l’ambulanza aveva trasferito, man mano, tutti i feriti in ospedale. Sul pulmino viaggiavano in totale sei persone: quattro disabili e due operatori di cui una alla guida. Per due pazienti dell’Anffas si rese necessario il ricovero in prognosi riservata viste i gravi traumi riportati a causa dell’incidente. Uno di loro, G.S., resta ancora sotto osservazione. Dalla comunità dell’Alto Sangro intanto è scattata la solidarietà poichè è stata avviata una colletta per ricomprare il pulmino distrutto nello schianto

Lascia un commento