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SULMONA – Si rischia la revoca del finanziamento per il Liceo Classico Ovidio di Sulmona che attende la riapertura da ormai 14 anni. Il cantiere nella centralissima piazza XX Settembre risulta operativo ma dalla Provincia dell’Aquila, proprietaria dell’immobile, è arrivato l’altolà al Comune di Sulmona che non ha ancora proceduto a mettere in circolo un milione di euro, ovvero la metà dei fondi stanziati dall’ente.  Dopo l’approvazione della variante al Piano delle opere pubbliche che ha permesso di incassare i 2 milioni di euro stanziati dalla Provincia per coprire il costo dei “fine lavori” (circa 1,4 milioni di euro), nulla più si è mosso a Palazzo San Francesco. “Mi sono relazionato con il sindaco e l’assessore perchè, se non si procede all’ulteriore affidamento, il rischio della revoca del finanziamento rimane alto”- spiega il Presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso. La burocrazia insomma ha di nuovo frenato speranze ed entusiasmi. Meglio non va per il De Nino-Morandi che, a nove anni dalla chiusura dei cancelli, diventa l’emblema del paradosso. Dalla Procura della Repubblica dell’Aquila stanno procedendo al dissequestro d’ufficio dell’immobile a seguito della sentenza di proscioglimento a carico dei sette imputati per intervenuta prescrizione. Il Genio Civile ha validato il progetto, dando l’ok alla relazione geologica mancante. Tuttavia, dopo nove anni, il processo finisce senza colpevoli e la scuola resta chiusa in attesa di cantiere e gara d’appalto. Un “monumento” del paradosso che comincia ad agitare gli animi tant’è che il comitato è pronto a tornare davanti al Prefetto.

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