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SULMONA – Arriva la proroga per il contratto di lavoro a due medici del carcere di Sulmona per il servizio di guardia medica. Si tratta di Umberto Concordia e di Effati Homayoun, lo stesso che dallo scorso 4 dicembre aveva comunicato alla direzione sanitaria del penitenziario peligno di non poter garantire il proprio contributo per l’emergenza pandemia in atto visto la tipologia del suo contratto. Così nei giorni scorsi, una delibera del Manager Asl Roberto Testa, ha disposto di differire fino al 30 giugno la scadenza degli incarichi in essere del personale medico del servizio di guardia medica, presso le strutture penitenziarie di Sulmona e L’Aquila, di quattro medici, due per ogni carcere. La Asl ha pure stabilito che la deliberazione viene quantificata con 200 mila euro tramite l’allocazione delle somme nel bilancio di esercizio del 2021. “Non è mia abitudine sottrarmi agli impegni presi o tirarmi indietro nei momenti difficili, ma la mia posizione contrattuale con l’istituto penitenziario, la tipologia di rapporto professionale con la Asl non mi assicurano quelle stesse garanzie e coperture degli atri colleghi impegnati nella struttura ma con una ben diversa regolamentazione contrattuale”- aveva messo per iscritto il medico Effatti ai vertici della direzione sanitaria. Ora arriva la proroga per la scadenza dell’incarico anche se il venir meno di una figura nel periodo del focolaio Covid dietro le sbarre ha sicuramente indebolito il sistema. Il medico è comunque rientrato in un secondo momento per dare manforte all’area sanitaria.

Andrea D’Aurelio

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